Video del progetto musicale “Canta e suona che ti passa” a cura del Prof. Giulio Iraci

“Io esisto. Non mi vedi ma ci sono: seduto al margine di un marciapiede affollato; davanti alla porta scorrevole di un grande supermercato; nei corridoi della metropolitana o in mezzo alla strada tra un semaforo verde e l’altro.
Io ci sono ma tu non mi vuoi vedere. Sono arrivat* da molto lontano, compiendo un viaggio che tu non puoi nemmeno immaginare. Chiudendomi alle spalle la porta di casa ho lasciato tutto: mia madre, mio padre, la mia famiglia. Là si trova ancora il mio amore e non so se quando ritornerò, semmai farò ritorno, starà ancora lì ad aspettarmi. L’unica cosa che ho portato con me attraverso i deserti e il mare e il mio bongo, la sola connessione diretta con la mia patria d’origine. Suono tra i vostri insulti, suono per non dover sentire i vostri sguardi severi su di me, suono contro i vostri stereotipi bigotti, suono per farvi vedere che esisto, che ci sono anch’io; suono contro la vostra indifferenza. Hear me when I come, baby

Il brano “Bongo Bong” di Manu Chao è la storia sempre più attuale di tutte le persone immigrate che si ritrovano a chiedere l’elemosina sui marciapiedi delle nostre città in mezzo all’indifferenza totale e al disprezzo di chi attraversa quei medesimi luoghi pensando di essere superiore.
Noi del progetto “Canta e suona che ti passa” siamo qui per ricordare e non far passare inosservati tutti coloro che si sentono messi da parte, posti sullo sfondo solo perché costretti a scappare dai paesi d’origine dove non riuscirebbero a sopravvivere in situazioni strazianti, persone che chiedono solo rispetto, lavoro, dignità.
Speriamo che una volta ascoltato il brano si accenda in voi una lampadina verso queste cause e non siate impassibili nei confronti delle persone che si trovano in situazioni simili e che tutto ciò sia un monito all’accoglienza e all’integrazione.

Buon ascolto!

https://www.youtube.com/watch?v=0OkBGu5dl-E