“Benvenuti a Rio” nasce da una tradizione appartenente alle seconde classi della sezione D classica: la realizzazione di progetti mirati all’approfondimento di una materia che si tende a tralasciare, la geografia. Il lavoro fu realizzato nella primavera del 2013 e presentato in data 22 aprile dello stesso anno. La classe si era divisa in gruppi e ad ognuno di essi era stata assegnata una città in cui condurre un viaggio virtuale, con tanto di budget da rispettare. L’originalità di “Benvenuti a Rio” si nota sia dalla forma che dal contenuto. Il fanta-viaggio, condotto nella meravigliosa città di Rio de Janeiro, é raccontato tramite un dialogo a quattro voci inserito in un template che richiama il celeberrimo social network Twitter; ogni messaggio é accompagnato, secondo le regole del social, con l’hashtag #RioVD. I dialoghi sono affiancati da immagini e video, sopra quest’ultimi abbiamo sovrapposto le nostre voci dopo averli presi da youtube accertandoci che fossero stati girati da veri turisti “sul posto”. Tramite la tecnica utilizzata soprattutto nel cinema del “Chromakey” siamo riusciti anche ad inserire noi stessi nei video. La simulazione di ogni singola spesa, dall’aereo fino ai biglietti dei mezzi pubblici, la frequentazione di agenzie di viaggio per organizzare le tappe e la ricerca di aspetti tradizionali del Paese ci hanno permesso di immedesimarci come se avessimo davvero vissuto un’esperienza simile. Questa é stata l’impressione che abbiamo dato ai nostri compagni durante la presentazione che si é conclusa con il dono per loro da parte nostra di souvenir come matite o tazze che pubblicizzavano il prossimo mondiale di calcio (Brasile2014), con l’aggiunta di una macedonia composta di frutta esotica che immaginavamo potesse provenire proprio dal Brasile. “Benvenuti a Rio”, di cui riportiamo sotto qualche anteprima in bassa risoluzione, ha richiesto da parte di noi quattro una grande collaborazione e uno sforzo notevole per mesi, ripagato dalla netta sensazione di essere andati dall’altra parte del mondo e di aver raccontato la nostra esperienza in modo ironico ed istantaneo con il metodo più moderno del momento. Marco, Emanuele, Simone, Tommaso (classe VDc) Roma, 31 marzo 2016

 

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