Il 27 gennaio non è un semplice giorno del calendario gregoriano ma è il giorno della memoria, dell’evento degli eventi, quello che ha manifestato al mondo la sconfitta della ragione e della fratellanza, la vittoria della forza e della violenza sulla mitezza e sui sentimenti.
È il giorno in cui nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, scriveva Primo Levi nelle sue testimonianze dopo il ritorno dal lager e insisteva sulla memoria come strumento insostituibile di vaccino contro la violenza la sopraffazione dell’uomo sull’uomo.
Alle ore 11 la comunità scolastica del Liceo Aristofane, insieme al Presidente della III Circoscrizione, con la piantumazione nel parco della scuola di un albero di olivo, forte simbolo fin dai tempi più antichi, di pace fratellanza e rispetto fra le genti, vuole rappresentare in concreto la forte valenza di questa data che non perde mai di importanza e significato, perchè vive e si rigenera nelle menti e nel cuore delle presenti e future generazioni, grazie al sacrificio di quelle che le hanno precedute.